La crescita personale si fa senza i corsi

L’altro giorno una signora, dopo che le ho spiegato che facevo corsi di crescita personale, mi ha detto: “la crescita personale si fa senza i corsi!”. E aveva ragione, nel senso che la vera crescita personale si fa giorno per giorno, nella quotidianità, al di fuori dei corsi.

Però – ed è quello che ho risposto alla signora – a volte i corsi possono aiutare. Perché possono innescare quel processo che deve portare, e questo è il punto fondamentale, ad assumersi la responsabilità del proprio percorso di crescita.

Finché non c’è questa assunzione di responsabilità, è facile che i corsi non servano a niente, cioè che non portino a risultati concreti, che non si incarnino nella vita quotidiana: il corso può essere una fuga, un diversivo, un riempitivo, una forma di intrattenimento, un modo come un altro di passare un week end.

In psicosintesi parliamo dell’ auto-formazione come della decisione di educare se stessi in modo permanente, della decisione di assumersi questa responsabilità nei propri confronti.

E questa responsabilità porta con sé una serie di altre responsabilità, ad esempio quella delle proprie reazioni: è vero che possono esserci degli eventi che ci fanno arrabbiare, o che ci rendono tristi, ma la reazione, la risposta che noi diamo agli eventi, quella dipende solo da noi. Possiamo prenderci la responsabilità dei nostri pensieri, sapendo che hanno una parte importante nella creazione della nostra realtà. Possiamo prenderci la responsabilità di guidare noi stessi, di guidare le nostre parti interne, le varie voci dentro di noi, anche quando sono in disaccordo, e così via.

Forse lo scopo principale dei corsi di crescita personale è motivarci a prendere questa decisione: di assumerci la responsabilità del nostro percorso di crescita, che poi avviene quotidianamente, giorno per giorno, anche senza i corsi, come diceva la signora.